uso...GUTT…USO

Solitamente gli artisti hanno sempre cercato una continuità con il passato. Ma il titolo di questa mia nuova Personale "uso...GUTT…USO” si preannuncia volutamente provocatorio, perchè secondo me il Maestro, pur essendo nel secondo dopoguerra una grande personalità artistica, ha espresso con tele piene, una narrazione figurativa molto dettagliata del quotidiano, indicata come “realismo socialista", che, sicuramente ha tolto non poco alla sua pittura, facendone un pittore per la politica piuttosto che un artista per l'arte. Pur tenendo conto della figurazione e dell‘epoca in cui i dipinti furono creati, ho attualizzato un'elaborazione che rimuovesse in toto le tracce di una pittura del passato, con degli elementi cromatici tesi a sviluppare un'atmosfera inesplorata, vicina al mio modo di fare arte, con un linguaggio contemporaneo di digitalizzazione dell‘immagine, che ha scardinato l‘impianto pittorico preesistente, componendo una realtà - esistente nel presente -. I luoghi narrativi sono stati attentamente rivisitati, smontati, tagliati e rimontati e le profonde relazioni tra incroci geometrici e figurazione sono valse a sottolineare lo scorrere del tempo, il passaggio tecnico-stilistico da un'epoca all'altra e soprattutto l'iter mentale del cambiamento, dove figurativo e astratto si completano vicendevolmente nella scoperta di paesaggi, mondi lontani e mai esplorati, frammenti di atmosfere sospese nella memoria, espressi con una sensibilità cromatica libera da ogni altro credo che non sia Arte.

Gina Bonasera


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